Il Consorzio di tutela del Grana Padano ha intentato una causa contro l’azienda Brazzale per impedire l’uso dell’attributo di “Grana” al formaggio Gran Moravia prodotto in Repubblica Ceca. Il tribunale di Venezia ha accolto il ricorso asserendo l’inappropriatezza di utilizzare il termine “grana” anche nelle comunicazioni a terzi via web o social media relativamente al Gran Moravia prodotto dall’azienda Brazzale. Poiché, come si legge nella sentenza, costituisce una violazione illecita l’evocare la DOP “Grana Padano” nel marketing aziendale, nonché rappresenta una concorrenza sleale per via della scorrettezza professionale che si evince.
Il Gran Moravia non è “grana”
L’azienda veneta produce il suo formaggio a pasta dura e a lunga stagionatura in Moravia, la regione dell’Europa Centrale che corrisponde all’estremità orientale della Repubblica Ceca e che dà il nome al prodotto. Sebbene il processo produttivo sia simile, come già sentenziato dalla Corte di Giustizia Europea nel 2007, il termine “Grana” nell’ambito dei prodotti caseari, è esclusivamente assimilabile al Padano, poiché il Grana Padano è solo Padano e circoscritto anche geograficamente a quell’area. Il Grana Padano è il formaggio più consumato al mondo e nel 2021 sono state prodotte oltre 5,2 milioni di forme.
Il Tribunale di Venezia, dunque, ha imposto all’azienda Brazzale di rimuovere, entro 30 giorni dalla sentenza, l’uso del termine “grana” relativamente alle attività di promozione e marketing del formaggio Gran Moravia in tutte le sue modalità, incluso il web e i social media. Inoltre, ha imposto la pubblicazione e la diffusione della sentenza per mezzo stampa (“Corriere della Sera” e “La Repubblica”) e sul sito dell’azienda.