Ucraina: i costi del conflitto bellico sul settore alimentare

Il conflitto bellico attualmente in atto sta mettendo a rischio le esportazioni agroalimentari italiane sia in Russia che in Ucraina, rimettendo in crisi un ambito che si era appena ripreso.
Nel 2021 i dati registrati promettevano una consistente ripresa rispetto al 2020, anno della pandemia.
Da questi era infatti emerso che le vendite in Russia fossero pari a 670 milioni di euro e quelle in Ucraina a 350 milioni di euro superando, insieme, il miliardo di euro.

L’analisi della Coldiretti


Tuttavia, da un’attenta analisi da parte della Coldiretti da poco diffusa – in seguito alla mobilitazione dei settori interessati e maggiormente colpiti dal conflitto bellico – è emerso che gli effetti rischiano di essere devastanti e di cancellare completamente il Made in Italy sia dalle tavole dei russi che da quelle degli Ucraini.
Questi effetti vanno ad affiancarsi ai già presenti effetti derivanti dal blocco deciso da Putin nell’ormai lontano 2014, blocco che è costato caro alle asportazioni agroalimentari del nostro Paese con perdite attestate intorno al miliardo e mezzo di euro. 

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