Il Consorzio per la tutela del Grana Padano ha un nuovo presidente, nella persona di Renato Zaghini, che ha preso il posto di Nicola Cesare Baldrighi, che ha guidato l’ente per circa 21 anni. Un periodo davvero importante, in particolare sia per i risultati ottenuti, in quanto questo prodotto è diventato il più consumato a livello mondiale tra i formaggi a marchio Dop, e sia per la grande coesione raggiunta tra i diversi operatori della filiera, che in passato invece avevano mostrato tensioni.
Eredità pesante quella raccolta da Zaghini, che tuttavia presenta un’esperienza ultraventennale alla guida del caseificio Europeo, un’importante realtà cooperativa della provincia di Mantova, e che ha visto superate diverse difficoltà in questi anni, come ad esempio quelle delle quote latte e dell’eccessiva produzione lattiera. Ed oggi invece quelle relative alla pandemia da Coronavirus.
Il prezzo del latte
Il neopresidente, dopo aver ricordato l’importanza della collegialità decisionale, ha evidenziato la stretta connessione tra Grana Padano ed il sistema lattiero italiano. Infatti, la produzione del primo assorbe un quarto di quella complessiva di latte italiano. D’altronde, nella determinazione del prezzo del latte uno dei fattori a maggior incidenza è proprio il prezzo del Grana Padano.
Quest’ultimo, ormai da un po’ di tempo, evidenzia difficoltà, a causa sia dell’eccesso di offerta (incrementatasi di circa il 4% durante il 2019) e sia della recente pandemia. Problematiche di non poco conto, che dovranno essere affrontate dalla nuova presidenza del consorzio.