Finti teneroni con prosciutto e formaggio: come far felici i bambini

Un secondo piatto veloce, sfizioso e, soprattutto, buono è il classico “medaglione” o hamburger tenero a base di prosciutto cotto e formaggio. È un secondo che piace particolarmente ai bambini perché è saporito ed è goloso. Inoltre, è uno dei pochi piatti a base di formaggio che si riesce a far mangiare ai bambini. L’importante è che il formaggio sia del tipo facile da amalgamare e filante come una caciottina. Ecco, allora, la ricetta dei teneroni o medaglioni con prosciutto e formaggio.

Come si preparano i finti teneroni al prosciutto e formaggio

Quando si prepara questa ricetta bisogna fare attenzione all’uso e al dosaggio del sale, considerata la presenza di due ingredienti principali come il prosciutto e il formaggio già saporiti di per sé. Alla base dell’impasto si possono fare delle varianti aggiungendo verdure come le zucchine o le carote grattugiate, o gli spinaci ben sgocciolati, approfittando in questo modo per far mangiare le verdure a chi proprio non le ama mangiarle.

La preparazione è veloce, richiede davvero pochi minuti e sono facili anche da cuocere e presentare.

Ingredienti di base (per due persone, adattare le proporzioni in base al numero dei commensali): 200 gr. di prosciutto cotto; 100 gr. di Caciotta mista “La Pecorella”; 1 uovo; 2 cucchiai di pangrattato; sale quanto basta oppure è meglio ometterlo.

Procedimento: tagliare il prosciutto cotto e il formaggio a cubetti, versarli in un mixer insieme a un uovo e al pan grattato e tritare/frullare il tutto fino a ottenere un impasto omogeneo. Togliere l’impasto dal mixer e formare dei medaglioni o hamburger di circa 7 cm di diametro, come il palmo della mano. Da 300 gr di impasto si ottengono circa 5 medaglioni, volendo se ne possono fare di meno, ma di dimensioni più grandi.

Sono pronti per essere cotti o in padella antiaderente con un filo di olio per pochi minuti rigirandoli spesso, oppure in forno a 180° per circa 15 minuti (avendo cura di rivestire il piatto di cottura o la teglia con la carta da forno).

Perché le polpette piacciono ai bambini

Vi siete mai chiesti perché le polpette piacciono così tanto ai bambini, soprattutto i più piccoli – ma anche agli adulti, in fin dei conti? Perché le polpette sono il tipico pasto dello svezzamento, ricordano i primi sapori dell’infanzia, sono “simpaticamente” rotonde e divertenti da vedere e da mangiare, facili da mettere in bocca e da prendere anche con le mani. Proprio intorno agli 8 – 10 mesi – in fase di svezzamento – è consigliabile aggiungere alla dieta del piccolo le polpette sia a base di carne che di pesce o vegetali per farli abituare a tutti i sapori. Le sostanze ben amalgamate e macinate – quasi omogenizzate come fossero già “masticate” – facilitano il bambino nella deglutizione. Per “alleggerire” l’impasto delle polpette, si può sostituire l’uovo con qualsiasi altro ingrediente che permetta di unire amalgamare gli ingredienti, dall’acqua, al pane bagnato, alla patata lessa e schiacciata.

Le polpette piacciono a grandi e piccini perché sono “fritte”, unte e saporite. Ma anche cotte al forno, mantengono inalterate la loro simpatica bontà. Piacciono, inoltre, perché sono facili da mangiare e vanno giù come ciliegie, una dopo l’altra. Le polpette, poi, sono un ottimo alleato delle mamme che lo utilizzano come stratagemma per far mangiare di tutto: verdure, legumi, pesce e formaggi. Le polpette di ricotta, per esempio, sono buonissime sia dolci che salate. Si mescolano 300 gr di ricotta con un uovo sbattuto (in alternativa all’uovo, va ben la mollica di pane), un pizzico di sale, formaggio grattugiato, prezzemolo (se si preferisce) e pangrattato. Si lascia rassodare in frigo per un’ora e poi si procede alla formazione delle polpette, da passare nel pangrattato e friggere oppure si cuociono in forno. Ottime da gustare al naturale o con il classico sugo al pomodoro.

Comunque vengano preparate, le polpette, gli hamburger e tutte le loro varianti sono semplicemente irresistibili!

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