Il consumo di latte riduce le malattie del “benessere”

Le malattie del benessere sono comunemente quelle derivanti da uno stile di vita “abbondante” e dal benessere economico che favorisce l’accesso a qualsiasi tipo di alimento e in abbondanza: sindrome matabolica, obesità, ipertensione, diabete di tipo 2, grasso addominale. Uno studio pubblicato dal British Medical Journal (BMJ) e denominato Pure (Prospective Urban Rural Epidemiology) ha dimostrato che il consumo regolare ed equilibrato di latte e prodotti derivati contribuisce enormemente a tenere sotto controllo queste malattie

I dati dello studio Pure: la bontà del latte

Lo studio – durato 9 anni – ha coinvolto 147 812 adulti di età compresa tra 35 anni e 70 anni provenienti da 21 paesi diversi distribuiti nei 5 continenti. In ciascun paese esaminato, si è potuto constatare che un maggior consumo di prodotti lattiero-caseari porta alla riduzione della pressione sanguigna, ma anche:

  • Riduzione dei livelli di trigliceridi;
  • Minori livelli di glucosio nel sangue;
  • Un girovita più sottile, quindi minor grasso addominale.

Inoltre, l’introduzione nella dieta quotidiana della giusta quantità di prodotti lattiero caseari e di latticini interi riduce i rischi della sindrome metabolica. Assolatte – che ha seguito il follow up dello studio – ha riscontrato anche che i risultati migliori si sono verificati nei soggetti che hanno assunto una varietà più ampia di prodotti lattiero caseari come yogurt, formaggi, burro e latte e in particolare coloro che hanno preferito i prodotti “interi”, rispetto al parzialmente scremato o scremato.

La ricerca, ancora una volta, rinfranca i consumatori abitudinali di prodotti caseari, sostenendo sempre l’inesauribile e salutare bontà del latte.

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