Più formaggio nella dieta mediterranea: capiamo di più

La dieta mediterranea rappresenta uno stile di vita che si confà ai tradizionali modelli alimentari presentati negli anni ’50 in certi Paesi del bacino mediterraneo, quali Italia meridionale, Francia, Spagna e Grecia. Tale dieta riconosciuta come bene protetto dall’UNESCO, nel 2010, venne inserita nella lista dei patrimoni immateriali e orali dell’umanità.

Essa prevede innanzitutto una attività fisica significativa, poi, il regime alimentare si basa su alimenti il cui consumo era d’abitudine nei paesi sopracitati come ad esempio frutta, cereali, verdura, olio di oliva, semi; vediamo poi un consumo più raro di carni rosse e un consumo moderato di carne bianca, pesce, legumi, latticini, uova, dolci e vino rosso. Tramite questi cibi, l’alimentazione sarà ricca di nutrienti, antiossidanti, vitamine e minerali, fibre, polifenoli e omega-3.

Tanti benefici per la nostra salute

Premettiamo che le componenti alimentari della dieta erano diverse nei vari paesi del mediterraneo, quindi, dobbiamo precisare che l’interesse iniziale fu quello di ridurre l’insorgenza di malattie cardiovascolari, parecchio frequenti soprattutto negli Stati Uniti ma anche in tutti i paesi industrializzati. In tal senso, tante ricerche fatte in vari paesi affermano che la dieta mediterranea è capace di ridurre i rischi di malattie cardiovascolari, promuovendo la longevità. La dieta mediterranea, infatti, se seguita con attenzione ridurrebbe le infiammazioni, con miglioramenti significativi sulla pressione sanguigna, sui profili lipidici del sangue e sulla sensibilità all’insulina; inoltre, ridurrebbe lo stress ossidativo e contrasterebbe l’aterosclerosi. Ovviamente ci sentiamo di precisare che, la dieta mediterranea, non risolve certo tutti i problemi sanitari.

Più latticini per noi

La tradizionale dieta mediterranea raccomanda agli adulti una/due porzioni di latticini al giorno, per una quantità di calcio stimata fra 700 e 820 milligrammi. La dieta, però, non soddisfa alcune linee guida dietetiche rilasciate da vari paesi per quanto riguarda, appunto, i latticini e l’assunzione del calcio negli adulti, per cui sarebbero indispensabili da due a quattro porzioni al giorno di latticini per un apporto di calcio che va da 1000 a 1300 milligrammi giornalieri. Sino a non troppo tempo fa non si era sicuri se un aumento di prodotti lattiero-caseari all’interno della dieta mediterranea andasse a compromettere i suoi benefici cardiovascolari, pur sapendo che il consumo di latticini riesce a migliorare i marcatori di patologie cardiovascolari e le analisi avevano trovato delle associazioni neutre ed addirittura favorevoli fra l’assunzione di latticini e gli esiti cardiovascolari.

Dopo numerose ricerche e trial che hanno analizzato gli effetti che ha la dieta mediterranea con una maggiore presenza di prodotti lattiero-caseari per fare fede alle raccomandazioni su latticini e calcio allo scopo di prevenire l’osteoporosi negli anziani, gli studi sono arrivati ad una serie di significativi risultati clinicamente rilevanti sui vantaggi di una dieta mediterranea integrata con ulteriori porzioni di latticini.

Formaggi e benessere degli anziani

Concludiamo che più formaggio nella dieta mediterranea e maggiori porzioni di prodotti lattiero-caseari per gli anziani sia una buona raccomandazione se si vuole garantire un’adeguata assunzione di calcio e prevenire l’osteoporosi.

Il calcio, infatti si trova in vari alimenti, sia di origine vegetale che animale, e si può assumere la quantità di calcio consigliata seguendo una dieta variata, come appunto la dieta mediterranea che comprenda:

  • Il Latte, lo yogurt e i formaggi come quelli La Pecorella, che rappresentano le principali fonti di calcio per la gran parte delle persone;
  • Cavoli, broccolo e cavoli cinesi che sono ottime fonti di origine vegetale di calcio;
  • Pesci a lisca tenera, come ad esempio le sardine o il salmone in scatola che rappresentano una buona fonte animale di calcio;
  • Cibi a base di cereali quali pane, cereali e pasta che, di norma, non sono particolarmente conosciuti come fonti di calcio ma, comunque, aggiungono quantità abbastanza elevate di questo minerale nella dieta in quanto li si mangia di frequente ed in porzioni abbondanti.

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