Formaggi particolari, un mondo saporito ma poco conosciuto

Gli italiani hanno la fortuna di poter conoscere ed assaporare diverse varietà di formaggi presenti nel nostro Paese, così come anche quelli di altri Stati europei, basti pensare ad esempio all’Emmentaler svizzero oppure al Brie francese. Tutti prodotti ottimi, gustosi e celebri, tuttavia ne esistono anche di altri, magari meno conosciuti o rinomati, ma altrettanto prelibati e magnifici da assaggiare, da soli o combinati ad altre pietanze.

Parliamo quindi di formaggi particolari, in quanto prodotti in luoghi meno rinomati o conosciuti per noi italiani oppure fatto con del latte di animali “alternativi” e che non siano le consuete mucche, pecore, capre oppure bufale. A non permettere poi una loro maggiore diffusione e celebrità è anche spesso un prezzo davvero considerevole a cui sono venduti, a causa delle condizioni particolari in cui vengono realizzati o della quantità elevata di latte necessario alla loro produzione. Partiamo quindi per questo tour molto interessante.

Prodotti italiani davvero buoni ma assai particolari

Nel nostro Paese esistono tante tipologie di formaggi locali. Uno di questi, poco conosciuto, ma che sta riscuotendo pian piano un certo successo è il formaggio alla canapa. Prodotto soprattutto in Campania, si presenta con una pasta di durezza media, a cui vengono aggiunti solitamente dei semi di canapa. Una combinazione di elementi assai particolare, che rendono questo prodotto originale, ma anche ricercato dagli appassionati più curiosi.

Viene invece dalla Sardegna il Casu Frazigu, un formaggio prelibato ma davvero particolare, soprattutto per la modalità con cui è ottenuto. Infatti esso nasce con la “collaborazione” delle larve della mosca del formaggio ed il suo periodo di maturazione va dai tre ai sei mesi. Quando il prodotto risulta maturo, la sua forma viene aperta e si presenta con una crema giallastra, dal sapore gustoso ma assai particolare e pungente.

L’Europa del formaggio raro o sconosciuto

Si può assaggiare in Romania, in quanto prodotto tipico dell’area dei Carpazi, la Branza de Burduf è un tipico formaggio a pasta di pecora che viene avvolto, durante la sua produzione, nella corteccia di abete. Questo alimento può essere stagionato dai venti giorni ai tre mesi, acquisendo un sapore piccante. E proprio la presenza di questa corteccia favorisce infatti l’assimilazione di un particolare gusto resinoso al cacio stesso.

Non molto lontano dai Carpazi, si produce il formaggio nel sacco, prodotto tipico e prelibato realizzato in Bosnia Erzegovina. Esso deriva dal latte di pecora, vacca o capra usati singolarmente o, altre volte, combinati assieme. In pratica, questo latte viene filtrato, lavorato assieme ad un po’ di caglio e la massa ottenuta viene pressata con una pietra per diverse ore. In seguito, il prodotto viene salato ed inserito in un sacco di pelle di pecora. Le forme che si possono ottenere vanno dai 30 ai 70 chilogrammi.

Particolare è anche formaggio realizzato a Leasingham, nell’area del Lincolnshire nella Gran Bretagna centro-orientale, il Charcoal Cheese. In pratica, per la creazione di questo prodotto si utilizza, a parte il latte, anche del carbone. La base è una tipologia del più famoso Cheddar, a cui vengono aggiunti e combinati carboni attivi, per ottenere poi alla fine una pasta cremosa. La combinazione tra latte a carbone in questo formaggio, permette una lunga conservazione in frigo.

Animali alternativi e prodotti originali

Gli appassionati più curiosi lo possono trovare in Siberia (al confine con la Mongolia) oppure in Lapponia, il formaggio di renna infatti viene realizzato soltanto in queste regioni assai remote del pianeta. In particolare, nell’area lappone si produce l’Aarul, una specie di cacio stagionato dal gusto particolarmente forte e che solitamente si mangia a colazione. Un alimento apprezzato dai pochissimi residenti locali.

Restando sempre nell’area scandinava, a Bjurholm nella Svezia settentrionale, invece si produce del formaggio di alce. Questo, secondo coloro che l’hanno assaggiato, possiede un sapore simile alla ben più celebrata Feta greca. Il suo costo, tuttavia, non è proprio simile a quest’ultima. Infatti, si raggiungono i 750 Euro al chilogrammo per il prodotto svedese. Un prezzo davvero ragguardevole.  Da tutt’altra parte del pianeta, in alcune zone dell’Asia e dell’Africa sahariana, invece si produce un apprezzatissimo formaggio di cammello. In Mauritania, ad esempio, è commercializzato il Caravane, una specie di Brie fatto con latte di cammella, mentre nell’area di Almaty, in Kazakistan, è celebre il Kourt, un formaggio da grattugiare, dalla pasta durissima ma saporita.   

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