La posizione delle associazioni toscane sulla crisi pastorizia

Anche la Toscana, come la Sardegna, si trova nel mezzo di una crisi relativa al problema della vendita del latte. È stato firmato il protocollo di intesa che ha stanziato 3mln€ per il settore e, in questi giorni, si è tenuto un altro vertice con le organizzazioni agricole e le cooperative.

Ripartizione dei fondi

Marzolino di pecora

Tra gli argomenti trattati nel vertice di è parlato della ripartizione dei fondi stanziati:

  • 700’000€  andranno alle aziende zootecniche per compensare la perdita di produzione dovuta agli attacchi dei predatori per le annualità 2017 e 2018;
  • 100’000€  andranno al sostegno allo smaltimento delle carcasse di animali morti in azienda;
  • 100’000€  anche per gli allevatori che mettono i capi di bestiame a disposizione come sentinelle da Blue Tongue;
  • 200’000€ saranno destinati all’incentivazione di acquisto e impiego di riproduttori iscritti nei libri genealogici;
  • 50’000€ saranno impiegati per la promozione della partecipazioni allo scambio di animali iscritti ai libri genealogici;
  • Ci saranno poi 150mila euro per la valorizzazione delle aree marginali tramite investimenti nelle aziende zootecniche;
  • Altri 700’000€ saranno dedicati alla promozione del Pecorino Toscano DOP e Pecorino delle balze volterrane DOP;
  • Infine, 1’000’000€ andrà a ricoprire i danni da predatori.

Attenzione sul prezzo

Per quanto riguarda il prezzo del latte, il direttore di Coldiretti Toscana è intervenuto dicendo che l’impegno di portare il prezzo del latte ovino a un livello equo è massima priorità.

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