L’impatto dell’inflazione sulla spesa familiare in Italia: facciamo i conti

In un periodo di crisi economica e inflazione, le famiglie italiane stanno affrontando un aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e non. Secondo un report dell’Unione Nazionale Consumatori basato sui dati Istat, nel corso del 2022, i prezzi di alcuni prodotti sono aumentati considerevolmente rispetto all’anno precedente, mettendo a dura prova le finanze delle famiglie italiane.

Prodotti alimentari più costosi

Secondo lo studio, la spesa familiare media in Italia è aumentata di 513 euro rispetto al 2021. La voce che ha subito l’aumento maggiore riguarda pane e cereali, con un’inflazione del 10,9% e un aumento di spesa di 100 euro. Anche la spesa per i vegetali è aumentata notevolmente, con un incremento del 11,8%, pari a 92 euro in più a famiglia. Al terzo posto si trovano le carni, con un aumento annuo medio di 87 euro (+7,2%). In particolare, il pollame ha segnato un balzo del 13,4%, con un aggravio di spesa di 31 euro.

Prodotti non alimentari più costosi

Ma non sono solo i prodotti alimentari ad aver subito un aumento di prezzo. Tra i prodotti non alimentari, l’aumento maggiore è stato registrato per l’energia elettrica, con un aumento del 110,4%. Al secondo posto si trovano i voli internazionali, con un aumento dell’85,9% rispetto all’anno precedente. Al terzo posto c’è il gas di città, con un aumento del 73,7%.

Consigli per affrontare l’aumento dei prezzi

Affrontare l’aumento dei prezzi può essere difficile, ma ci sono alcune cose che le famiglie possono fare per cercare di mitigare l’impatto sulla loro spesa:

  1. Pianificare la spesa: È importante pianificare la spesa con attenzione, acquistando solo ciò di cui si ha effettivamente bisogno e cercando di ridurre gli sprechi. Inoltre, è possibile cercare di acquistare prodotti a marchio di distribuzione o in offerta, in modo da risparmiare sui costi.
  2. Cercare alternative: Invece di acquistare prodotti costosi, è possibile cercare alternative più economiche. Ad esempio, invece di comprare carne di manzo, si può optare per carne di pollo o di suino, che solitamente sono meno costose. Oppure, invece di acquistare prodotti confezionati, si può optare per prodotti freschi e preparati in casa.
  3. Fare attenzione alle promozioni: Spesso, i supermercati offrono promozioni su alcuni prodotti, come ad esempio il 2×1 o lo sconto del 50%. Tuttavia, è importante fare attenzione, perché spesso queste promozioni riguardano prodotti che si potrebbero non utilizzare o che potrebbero avere una data di scadenza prossima.
  4. Ridurre gli sprechi: Ridurre gli sprechi è fondamentale per risparmiare sulla spesa. Ad esempio, è possibile preparare pasti in grandi quantità e congelarli per utilizzarli in seguito, o utilizzare gli avanzi per preparare nuovi piatti.
  5. Cercare di risparmiare sull’energia: L’energia elettrica è uno dei prodotti non alimentari che ha subito l’aumento maggiore. Per cercare di risparmiare sull’energia, è possibile adottare alcune accortezze, come ad esempio spegnere le luci quando non sono necessarie, utilizzare lampadine a basso consumo elettrodomestici energeticamente efficienti.

Conclusioni

L’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e non alimentari ha un impatto significativo sulle finanze delle famiglie italiane. In particolare, i prodotti alimentari di base come pane, pasta e cereali sono diventati notevolmente più costosi. Anche la spesa per vegetali e carne è aumentata considerevolmente. È importante che le famiglie adottino una maggiore consapevolezza dei prezzi e cercare di trovare alternative più convenienti, al fine di affrontare meglio questa difficile situazione economica. Affrontare l’aumento dei prezzi può essere difficile, ma seguendo questi consigli, le famiglie possono cercare di ridurre l’impatto sulla loro spesa. È importante adottare una maggiore consapevolezza dei prezzi e cercare alternative più convenienti, al fine di affrontare meglio questa difficile situazione economica.

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