Il nuovo sapore del pecorino: incontra il gusto dei giovani

Il formaggio pecorino punta ad ampliare la sua base di consumatori e a raggiungere le fasce d’età più giovani con il progetto “Youth Friendly: Sviluppo di un nuovo tipo di formaggio di pecora rivolto ai giovani consumatori”, che sarà presentato domani presso l’Istituto Alberghiero di via del Cedrino. Questo sforzo è stato guidato da Riccardo Di Salvo, responsabile scientifico del settore qualità sensoriale e valorizzazione dei prodotti di Agris Sardegna, e supportato da Mario Posadinu, professore di Scienza dell’Alimentazione presso l’istituto. Il progetto è stato finanziato dalla Legge Regionale 7/2007.

Innovazione dei sapori

Il progetto è innovativo nel suo approccio, con l’obiettivo di affrontare temi di attualità per il settore lattiero-caseario sardo come la necessità di innovazione, la diversificazione della produzione ovina e lo sviluppo di prodotti basati sulle esigenze del mercato. Il progetto si è rivolto in particolare ai giovani consumatori di età compresa tra i 14 e i 20 anni, sfruttando le moderne tecniche di analisi sensoriale e di scienza del consumo per individuare quali sono i “driver” che preferiscono quando si tratta di creare nuovi prodotti innovativi a base di latte di pecora. I risultati hanno il potenziale per rivoluzionare il settore.

Partendo dai prodotti tradizionali, sulla base degli input ricevuti dagli studenti, sono stati sviluppati formaggi innovativi grazie alle moderne attrezzature e alle competenze del caseificio sperimentale di Bonassai. Si tratta dell’unica struttura in Sardegna che può condurre questo tipo di esperimenti grazie al servizio di ricerca animale di Agris che ha dedicato diversi anni a progetti scientifici con l’obiettivo di diversificare la produzione nel settore lattiero-caseario ovino e caprino. Questo approccio globale coinvolge quattro settori – tecnologia di produzione, determinazione delle proprietà sensoriali, caratterizzazione chimico-fisica e microbiologica – che lavorano insieme per dare una visione a 360° dello sviluppo del prodotto.

Fondamentale per il contributo dell’Alberghiero è stata l’attenzione alla tecnologia e alla professionalità: ha condotto “test di consumo” nel suo laboratorio di analisi sensoriale, cofinanziato con la Fondazione di Sardegna. Il laboratorio comprendeva un’area di preparazione dei campioni, quattro cabine di valutazione individuali e un’area dedicata alle discussioni collettive (Laboratorio E-Multimedia).

Risultati del test

Il risultato del progetto è un nuovo pecorino che è stato perfezionato per soddisfare i gusti e le preferenze dei consumatori più giovani. Il suo gusto leggero, la consistenza cremosa e l’aroma delicato si ispirano alle ricette tradizionali ma riflettono anche le tendenze moderne. Il risultato è un prodotto entusiasmante che contribuirà a rivitalizzare l’industria lattiero-casearia in Sardegna e non solo.

Il pecorino, con il suo sapore giovane, offre una soluzione valida per chi vuole raggiungere le nuove generazioni mantenendo il legame con i metodi di produzione tradizionali. Questa evoluzione nella produzione del pecorino segna una tappa importante sia per i produttori che per i consumatori, in quanto dimostra il progresso in termini di innovazione senza compromettere la qualità o la tradizione. Con questo risultato, l’Agris Sardegna ha dimostrato ancora una volta il suo impegno per lo sviluppo di un settore lattiero-caseario moderno e sostenibile.

Il progetto sarà presentato domani presso l’Istituto Alberghiero di via Cedrino e tutti gli interessati sono invitati a venire a scoprire questo nuovo formaggio rivoluzionario. Alla presentazione parteciperanno Riccardo di Salvo, responsabile scientifico di Agris Sardegna, e Mario Posadinu, professore di Scienze dell’Alimentazione presso l’Istituto. Questo evento è sponsorizzato dalla Legge Regionale 7/2007, che sostiene la ricerca di prodotti e processi innovativi nel settore agricolo. Non vediamo l’ora di vederti lì!

Ci auguriamo che questa iniziativa possa essere un esempio di come innovazione e tradizione possano coesistere. Dimostra che possiamo progredire rispettando il nostro patrimonio e le nostre tradizioni”.

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